martedì, maggio 15, 2007

Idoli senza età

Mauro Repetto. L'ho trovato. Vi propongo un video di inizio anni 90 in cui Maz e Mauro cantavano al festivalbar "Nord sud ovest est". Vi prego guardatelo, solo per ammirare le movenze del mitico Mauro. Un genio. Era troppo avanti.
Ed ora vi propongo la sua storia tratta dal blog "www.20hz.iobloggo.com".

Mauro Repetto e Max erano compagni di banco al liceo (lo diventarono quando max fu bocciato, e già qui emerge un netto divario tra i due, quello bravo e quello somaro, come nei film dell'orrore in cui il gemello buono che ha sempre lavorato, ha una famiglia, soldi e una moglie viene ucciso dal gemello cattivo che segretamente si sostituisce a lui). Iniziarono a mettere su un po di canzoni in un gruppo chiamato i pop, che diventerà poi nel 1991 gli 883. mauro è la vera mente creativa del gruppo: tormentato, noir, cupo, un vero poeta neo-decandente. max suona la chitarra, canta più o meno bene e si fa. nell'89 i due partecipano ad una trasmissione di Jovanotti. conoscono checchetto e cominciano a vincere festival con "non me la menare" (dal cui titolo solo si evince la crudezza della poesia repettiana). ma è il singolone "hanno ucciso l'uomo ragno" a sancire il definitivo lancio nel mercato nazionale. chi non ha ricevuto al compleanno o a natale una copia su cd (per i più pioneristici) o su cassetta "hanno ucciso l'uomo ragno"? bè io ero fra quelli. il problema è che repetto è troppo lacerato dentro per semplicemente imparare a strimpellare la chitarra, il suo tormento esce dai testi strazianti, ma non può certo essere catarticamente incanalato nelle volgari corde di una chitarrina elettrica. così soffre. e ai live balla. ora, grazie a lui, capisco che i geni sono sempre avanti ai tempi, sono dei precursori. lui ballava già nel 1991 quando ancora non c'era la defilippi con i suoi ballerini e le scuole di ballo! nessuno lo capì e fu pedato dal jet set. un cantautore qualsiasi, un mero sfruttatore della rima cuore-amore, avrebbe raccolto i soldi fatti sin li e avrebbe aperto una pizzeria su una strada provinciale. o una bisteccheria. ma lui, da vero animo tormentato della musica, da artista perennemente insoddisfatto no, non ci sta. prende una sbandata per la modella brandi e se ne vola in america a coronare un suo sogno, fare il regista ad hollywood con un film in cui la sua musa fosse appunto la protagonista, in maniera da conquistarne l'amore. torna pochi mesi dopo derubato di tutti i risparmi da pseudoproduttori. è proprio quando la vita sembra avergli levato tutto che la sua vena poetica comincia a farsi risentire. questa vita tormentata, questa continua ricerca di una redenzione che non c'è lo portano a creare un nuovo distillato di arte e sofferenza. scrive, canta (oddio canta..) e pubblica un album che è un capolavoro. un album che nessuno comprò, che nessuno ricorda. ma che è un capolavoro: "zucchero filato nero". in giro leggo solo critiche, segno che questo artista sarà compreso solamente fra 50 anni, come tutti i veri artisti in fondo. io però invito tutti a scaricare, perchè originale è ormai introvabile, quest'album e ad ascoltarlo senza preconcetti.
la storia continua tra miti e leggende, alcuni dicono che sia a Parigi, sposato con una designer e che faccia addirittura pluto (o pippo, qui le informazioni sono discordanti) a eurodisney.

IDOLI SI NASCE...








6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho saputo che faceva il personaggio a eurodisney da un'intervista a Maz, parole uscite dalla sua bocca, quindi penso sia attendibile!

Anonimo ha detto...

sei un miiiitooooo...in realtà questa canzone è dedicata a lui...

Anonimo ha detto...

sei un miiiitooooo...in realtà questa canzone è dedicata a lui...

Anonimo ha detto...

Per me fa Minnie a Eurodisney...chissà se rimaneva in gruppo con Maz cosa avrebbe combinato..

Anonimo ha detto...

Oppure è l'uomo dentro a Maz, non può essere così grasso!

Anonimo ha detto...

tiratemi fuori da maaaaaazzzzz!!!!